Finalmente San Francisco!

Finalmente San Francisco!

Finalmente! Dopo una lunga attesa, il weekend scorso sono riuscito a fare la mia prima visita a San Francisco. Questa volta il tempo non ha giocato brutti scherzi e ho avuto a disposizione una bellissima giornata per andare alla scoperta di quella che qui nei dintorni viene molto semplicemente e sobriamente definita The City.

Il programma che ho in testa è abbastanza vago, in effetti. L’idea è quella di cominciare con il Financial District (l’area dei grattacieli) e poi dirigermi verso Nord, ossia verso il Golden Gate, facendomi un po’ trasportare dagli eventi. Naturalmente non vado del tutto al buio: nei giorni precedenti infatti avevo dato una sfogliata alla mia fidata guida National Geographic e il piano è quello di sfruttare i 20 minuti di BART per leggere un po’ più attentamente e farmi un’idea più precisa di che cosa avrei potuto trovare sul percorso. In realtà già nella stazione della BART il mio (non) programma comincia a vacillare. La mia attenzione viene infatti subito catturata da una percentuale di vestiario verde decisamente superiore alla media. Magliette verdi… bandiere irlandesi…. 11 marzo, quindi siamo vicini a San Patrizio… Eh sì, a quanto pare è il Saint Patrick’s Day! Rapido consulto a guida e cellulare e scopro che qui a San Francisco è una festa molto sentita, con tanto di parata in Market Street (la via principale della città) e festona al Civic Center (la zona dove si concentra il grosso degli edifici governativi e dei centri culturali)! Ottimo, e io manco ci avevo pensato 🙂 Carrara scandaloso, comunque cambio di programma in corsa: si scende al Civic Center quindi!

Ecco un po’ di foto del famoso palazzo del Municipio, della parata e della festa.

A questo punto decido di risalire Market Street puntando verso Union Square, che è un po’ il cuore della San Francisco tradizionale. Intanto “spuntano” le prime colline e le tipiche vie in salita!

Per salire a Union Square si passa da Powell Street, al termine della quale – in corrispondenza di Market Street – c’è la piattaforma girevole che serve a invertire la direzione di moto degli altrettanto famosi tram a fune. C’è una discreta coda, quindi per stavolta me la faccio a piedi: tram a fune, segnato in agenda per la prossima volta 🙂

Tra parentesi, a proposito di tram: questi li riconoscete? 🙂

Questa è la linea F, dove vengono utilizzate vetture storiche provenienti da diverse città del mondo, tra cui appunto la nostra cara Milàn!

Comunque, torniamo a Union Square: questa piazza è il centro della zona più fighetta, con hotel di lusso, negozi di grandi firme e quant’altro.

 

Da Union Square decido di scendere verso il Financial District e da lì dirigermi verso l’Embarcadero. Passo giusto di fronte all’ingresso di Chinatown…

… cerco di farmi stirare mentre fotografo i viali che van su e giù…

… e per strada vedo che la festa irlandese prosegue secondo le più consolidate tradizioni 🙂

Il simbolo del Financial District, nonché uno dei simboli della città, è il Transamerica Pyramid (il nome non ha bisogno di spiegazioni direi). Con i suoi 260 metri è l’edificio più alto di San Francisco…

… almeno per il momento: entro breve sarà scalzato dai 296 metri della Salesforce Tower.

Cammina cammina, arrivo infine all’Embarcadero. Di nuovo, il nome non richiede troppe spiegazioni. Qui la scena è dominata dal Ferry Building, il terminal dei traghetti che attraversano la Baia verso Berkeley e Oakland, posto all’inizio di Market Street.

 

Piccola curiosità: vi ricordate che la Sather Tower, simbolo dell’Università a Berkeley, è ispirata al Campanile di San Marco a Venezia? Bene, a quanto pare la torre del Ferry Building si ispira invece alla Giralda, il campanile della cattedrale di Siviglia. Ho avuto la fortuna di visitare questa bellissima città l’anno scorso e… va beh, ci siamo capiti: vale il discorso che avevo fatto per il suo compagno!

Ad ogni modo, l’edificio è della fine dell’800 e all’epoca lavorava a pieno regime. Nel 1936 fu poi inaugurato il Bay Bridge e l’uso dei traghetti diminuì sensibilmente (anche se negli ultimi anni pare in ripresa dato il traffico apocalittico che c’è in zona). Una decina di anni fa, tra l’altro, è stato convertito in “distretto alimentare”, e infatti abbondano ristoranti, negozi di alimentari DOC e quant’altro: buono a sapersi per eventuali future puntatine!

Per oggi basta così, ma ovviamente altre puntate dovranno seguire: così, a occhio, mi sembra che manchi qualcosa 🙂 In ogni caso per oggi sono molto soddisfatto: probabilmente le fotografie non riescono a rendere del tutto il bello della città (anche a causa delle mie scarse doti da fotografo!), che non sta tanto nelle singole “cose da vedere”, quanto nell’atmosfera, nella luce, nelle strade, nell’aria.

… OK, forse ho letto troppo la guida: meglio limitarsi alle foto 🙂 Alla prossima!

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