Arrivato!

Arrivato!

Ad attendermi a San Francisco c’è un clima quasi primaverile. Ma non mi illudo: so che la Baia è nota per la variabilità meteorologica… e infatti il giorno seguente mi sveglio avvolto nella nebbia!

Domenica è il primo giorno interamente americano e ne approfitto per dare un’occhiata al quartiere in cui ho trovato casa per le prime settimane, in attesa di cercare la sistemazione definitiva. Tra parentesi, molto carine sia la casa che la zona. Non resisto alla tentazione di buttare un occhio anche al Campus, per cominciare a respirarne l’atmosfera, nonostante il giorno festivo. Qui, naturalmente, non posso non essere attratto dal mitico campanile, contro cui avevo lanciato le mie frecce nel video che descrive cosa questa avventura rappresenti per me e ciò di cui parla questo blog. Il suo nome ufficiale è Sather Tower, ma colloquialmente viene chiamato The Campanile, proprio usando il termine italiano, dato che si ispira al Campanile di San Marco a Venezia, come avete potuto vedere nel video. Poi va beh, è chiaro che all’occhio di un italiano, che per di più bazzica spesso dalle parti veneziane, questa somiglianza lascia un filo perplessi, ma non voglio fare il solito italiano criticone 🙂 (… e ovviamente quest’ultima parte nella traduzione inglese non la scrivo eheh).

Comunque, una volta lì sotto, vuoi non spendere i soli 3$ che consentono di salire in vetta? La vista è fantastica, o meglio, appare fantastica, dato che il cielo velato e la posizione del sole a ovest non consentono una visione ottimale della Baia. Ci risalirò una mattina (o al crepuscolo)… Tanto le occasioni non mi mancheranno, no?

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