Tilden Park

Tilden Park

Lo scorso weekend, visto anche il tempo assai clemente, mi sono dato al salutismo e alla natura: nelle scorse settimane mi era stato segnalata come buona meta per un’escursione il Tilden Park, parco regionale che si estende sulle colline dietro Berkeley, e quindi sabato ho pensato che una passeggiata pomeridiana da quelle parti potesse essere una buona idea. Il piano era quello di “buttare un occhio” giusto un paio d’orette, per vedere come fosse e per vedere se meritasse escursioni più approfondite e/o se potesse essere una buona meta per pomeriggi di relax estivi.

La mia escursione comincia dalla Brazilian Room – non per altro, ma è il capolinea del bus 🙂 – edificio dedicato ad eventi e banchetti (e che peraltro mi fornisce una graditissima mappa del parco). Manco a dirlo, quando arrivo è in corso un matrimonio, e anzi arrivo proprio nel fatidico momento dello scambio degli anelli, bacio e quant’altro!

 

La tentazione di irrompere e dire: “Ma come Carrie, in grembo porti mio figlio!” è forte (…. e pensate a come sarebbe uscita in inglese!), ma per stavolta mi trattengo 🙂 E poi funziona meglio se a irrompere è una donna con tanto di cuscino sotto la maglia, in effetti. Accantono anche i propositi di imbucarmi al ricevimento, non tanto per il mio abbigliamento improponibile, quanto in considerazione del fatto che praticamente tutti sono orientali: spacciarmi come il nipote della cara zia Mary sarebbe stato complicato.

Comunque sia, bando alle drammatiche statistiche sulla durata dei matrimoni qui negli USA, rivolgo mentalmente i migliori auguri a Carrie e Zander per un futuro ricco di prole e felicità, e quindi posso procedere con l’escursione. Naturalmente, non prima di aver fatto un paio di foto al panorama e all’immancabile busto del signor Tilden, ci mancherebbe.

La mia destinazione è il Lago Anza, che è lì vicino e che raggiungo abbastanza agevolmente dopo una passeggiata nel bosco. Passeggiare in mezzo al verde è sempre bello, ma in effetti qui rimango vagamente contrariato, dal momento che i sentieri sono un po’ trascurati (forse perché non è ancora “alta” stagione?). Giunto alle rive del lago poi la situazione non migliora: il panorama è carino, ma il lago a dirla tutta è un po’ una mezza palude e nel circumnavigarlo rischio seriamente di affondare nelle sabbie mobili! Insomma, il Lago dei Caprioli in Trentino – tanto per fare un esempio nostrano tra i mille possibili – è un’altra cosa. Le allegre famigliole che popolano la spiaggetta non sono evidentemente della mia stessa idea, ma tant’è!

 

Poco male, riprendo a camminare e mi dirigo infine verso la Merry-Go-Round, antica giostra a cavalli (va beh antica… è del 1911). Del resto, essendo inserita nel National Register of Historic Places, immagino valga la pena di esser vista (e il fatto che la fermata del bus per il ritorno sia lì accanto è solo una fortuita coincidenza). Peraltro, questa (la giostra, non la fermata del bus) viene spesso utilizzata come location per film, come potete leggere nei vari link Wikipedia di cui sto costellando questo post (ovviamente la versione inglese: inspiegabilmente non ci sono pagine in italiano dedicate al Tilden Park…).

La giostra in effetti è molto carina, così come l’atmosfera con famigliole, bambini festanti e quant’altro che inevitabilmente si crea lì intorno.

Ciò non toglie che complessivamente mi aspettassi un po’ di più, quindi per ora il Tilden Park non si prende più di un 6 di stima. Mi è stato poi detto che ci sono altri posti più carini nel parco (lo spero), quindi vediamo se riuscirò a dargli una seconda chance!

PS Alzi la mano chi al “Va beh antica” ha avuto un piccolo flash. In effetti sarebbe “Va beh, è antico, ma…” ma va bene lo stesso! 🙂

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